Tarlo del legno è il nome comune dei coleotteri che mangiano il legno, il tipo più comune in Italia e l’Anobium punctatum.
L’infestazione avviene a partire dalle femmine adulte che si introducono in fessure o fori già esistenti per depositarvi le uova. Una volta che le uova si schiudono, le larve che ne nascono scavano dei tunnel nel legno per poter uscire all’aperto. I fori visibili anche ad occhio nudo sono il segnale che l’infestazione è in atto.
Stadi di sviluppo dei tarli del legno: capire se sono ancora vivi
Le femmine di questa specie di insetto si insinuano di preferenza all’interno dei legni più morbidi, già in parte marciti e decomposti per varie cause, in primis l’umidità. Possono scegliere, per depositare le loro uova: i mobili, anche quelli antichi e pregiati, i battiscopa, il parquet o le travi del soffitto, così come le suppellettili di legno presenti in casa. Proprio l’atmosfera della casa, a temperatura che non scende mai sotto i 13 o 14 °C e sempre piuttosto umida, fornisce al tarlo del legno l’habitat perfetto per vivere, crescere e riprodursi.
Le uova sono rivestite da una membrana molto resistente alle sostanze tossiche, per questo motivo è praticamente impossibile distruggerle con gli insetticidi o con i fumogeni antitarlo. Vedere le uova, e dedurne che i tarli sono vivi è impossibile.
Le larve uscite dalle uova che si schiudono a provocare i maggiori danni, scavando tunnel e nutrendosi del legno, e questo è anche lo stadio in cui è più difficile eliminare questi insetti dannosi. A nulla vale, ad esempio, la fumigazione (https://www.glispecialistidelladisinfestazione.com/tarli/eliminare-i-tarli-del-legno-tramite-fumigazione/). Anche le larve non sono visibili, ma si trovano le loro tracce nei pressi dei legni colpiti; si tratta del materiale di cui si sono nutrite scavando i loro cunicoli, che fuoriesce dai buchi già esistenti, sotto forma di polvere color legno chiaro.
Le gallerie sono così profonde che nemmeno il fumigante antitarlo o un insetticida sono in grado di penetrare all’interno dei fori fino a raggiungere le larve.
Le pupe rappresentano lo stadio successivo a quello larvale; è una fase lunga quella che porterà le pupe a divenire coleotteri adulti, maschi e femmine, pronti a riprodursi, può durare fino a 4 anni. Uscendo all’esterno produrranno nuovi fori sulla superficie del legno.
Gli individui adulti dei tarli del legno volano o strisciano per muoversi e accoppiarsi all’esterno del legno, in questa fase possono essere visibili, sotto forma di coleotteri di piccole dimensioni, lunghi dai 3 ai 5 millimetri. Anche in questo caso, purtroppo, la fumigazione del legno non è un metodo applicabile per la disinfestazione; proprio perché l’insetto adulto non si trova all’interno dell’oggetto infestato.
Prevenzione delle infestazioni da tarli
Domande più che lecite, secondo la logica, sono inerenti al fumigante antitarlo: funziona sulle femmine adulte? Può essere utile per prevenire le infestazioni colpendo le femmine nella specifica fase in cui sono pronte a deporre le uova? Ebbene, purtroppo eliminare i tarli del legno con la fumigazione è un’utopia, perché le condizioni ambientali nelle nostre case sono tali che gli stadi di sviluppo del tarlo del legno sono alterati e quasi sempre compresenti. Non hanno lo stesso ritmo che avrebbero in natura e si possono vedere tarli ancora vivi allo stato adulto, mentre altre uova si schiudono all’interno del legno.
La prevenzione dell’infestazione da tarli del legno è praticamente impossibile, anche se si possono adottare delle accortezze per correre meno rischi; ad esempio eliminando i tarli da oggetti antichi o di seconda mano, prima che questi entrino in casa.
Soluzione dei problemi ed eliminazione definitiva dei tarli
Ma una volta accertato che i tarli sono vivi e stanno danneggiando i mobili: o perché i buchi sono evidenti, o perché si sono notati gli escrementi sotto forma di polverina o, ancora, perché si sono visti gli individui adulti in casa, cosa possiamo fare per eliminare i tarli?
Bene: dimenticando gli inutili rimedi casalinghi, i metodi obsoleti e il vano fai-da-te, bisogna rivolgersi ad esperti che applichino le più moderne tecniche per l’eliminazione definitiva dei tarli. In sicurezza e senza utilizzo di sostanze tossiche per le persone, gli animali domestici e l’ambiente.