Le pene e le sanzioni relative alle violazioni del codice della strada non sono tutte uguali. In alcuni casi, infatti, bisogna solamente pagare una sanzione amministrativa, mentre, nei casi più gravi, si può arrivare fino alla sospensione o alla revoca della patente di guida. La revoca della patente è un provvedimento abbastanza serio in cui il documento di guida viene cancellato dal momento che il proprietario non ha più i requisiti psicofisici richiesti (sia in maniera momentanea che permanente) oppure ha avuto la sostituzione del documento di guida con uno rilasciato da un altro Stato estero o viene trovato alla guida (anche dopo aver provocato gravi incidenti) sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. Anche la recidiva di una violazione precedente prevede la revoca della patente. Per difendersi e capire come muoversi bisogna sempre avvalersi del supporto di un legale come l’Avvocato Prof. Marco Ticozzi che sia ben a conoscenza della normativa giuridica di riferimento.
Revoca della patente dopo sospensione: chi dispone la revoca patente
Oltre ai casi citati in precedenza, la revoca della patente può avvenire anche quando una persona viene ritrovata a circolare durante il periodo di sospensione della patente oppure viene trovata a percorrere contromano autostrade o strade extraurbane. La pena è più severa nel caso in cui si viene trovati a superare più volte i limiti di velocità di oltre 60 km/h o si venga colti a guidare in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico di almeno 1,5 g/l o più o sotto stupefacenti.
A stabilire la revoca della patente è il Prefetto, a cui viene notificata la violazione delle norme del codice della strada, entro cinque giorni dal fatto, da parte dell’agente delle forze di polizia. La revoca è permanente nel caso in cui sia successiva alla perdita dei requisiti psicofisici accertati dall’ASL competente e poi disposto dal Dipartimento per i trasporti terrestri.
Cosa fare per riavere la patente revocata: il ricorso
Per avere nuovamente la patente di guida dopo la revoca è possibile percorrere due scenari diversi in base al caso specifico in cui ci si trova. Se la patente è stata revocata per una perdita temporanea dei requisiti psicofisici è possibile rifare successivamente (una volta cessato l’impedimento che ha causato la revoca del documento precedente) una nuova visita psicofisica che consenta di avere una nuova patente di guida. Se invece la patente è stata revocata per una violazione del codice della strada bisognerà aspettare la scadenza del procedimento del Prefetto (il termine va da due a tre anni).
È inoltre possibile anche fare ricorso al Ministero dei Trasporti impugnando il provvedimento di revoca. Per quanto riguarda le tempistiche, il ricorso può essere proposto entro 20 giorni dall’ordine di revoca e il Ministero dei Trasporti comunicherà l’esito entro i successivi 60 giorni. In caso di accoglimento del ricorso, il provvedimento sarà revocato e la patente sarà restituita alla persona interessata. L’accoglimento del ricorso viene poi comunicato anche all’ufficio competente della Direzione generale della M.C.T.C.