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Compro oro a Roma: come deve operare un’attività affidabile

Compro oro a Roma come deve operare un'attività affidabile

Sono tantissime le persone che desiderano vendere il proprio oro usato a Roma, come anche in altre città, e questa scelta può in effetti rivelarsi molto interessante: piuttosto che conservare degli oggetti inutili, magari anche rotti o semplicemente obsoleti, si può venderli ricavandone del denaro che può essere usato per soddisfare esigenze più concrete.

La scelta del compro oro a Roma (https://www.vendereorousato.com/) al quale affidarsi è sicuramente molto importante, scopriamo dunque qual è il modus operandi che un’azienda di questo tipo dovrebbe sempre rispettare per essere affidabile e trasparente.

La necessità di una specifica autorizzazione

Anzitutto è fondamentale sottolineare che affinché possano acquistare oggetti in oro direttamente dai privati, i compro oro devono essere dotati di apposita autorizzazione, la quale dev’essere esposta all’interno dell’esercizio.
Vendere oro usato a Roma a società non autorizzate è illegale, e oltretutto espone al rischio assai concreto di subire truffe e raggiri di vario tipo, quindi questo è il primo, importantissimo aspetto da verificare.

La tracciabilità delle compravendite

Gli acquisti di vecchi oggetti in oro da parte dei compro oro a Roma e in qualsiasi altra città italiana devono essere in tutti i casi tracciati, per evitare che questo tipo di attività possano in qualche modo rivelarsi un canale utile per la criminalità.
Quando avviene un acquisto, dunque, il cliente deve sempre essere identificato fornendo i propri documenti di identità, inoltre gli viene richiesto di compilare appositi moduli che attestano appunto l’avvenuta compravendita degli oggetti usati.

È inoltre doveroso specificare un aspetto relativo alla possibilità di ricevere dei pagamenti in contanti: l’attuale legge antiriciclaggio stabilisce infatti che i pagamenti di importo pari o superiore a 500 euro non possono essere effettuati in contanti, ma solo ed esclusivamente tramite modalità di pagamento tracciabili.
499 euro, dunque, è la soglia massima di pagamento in contanti elargibile da un compro oro, sia per quel che riguarda operazioni singole che frazionate.

La specificazione del valore degli oggetti

Un compro oro professionale deve specificare al proprio cliente tutte le caratteristiche dell’oro usato che è stato presentato: l’esercente deve anzitutto pesare gli oggetti, inoltre deve specificare la relativa purezza, la quale viene espressa in carati.
Il carato (indicato col simbolo kt) suddivide la lega metallica di realizzazione dell’oggetto in 24 ipotetiche parti uguali, indicando quante di esse sono costituite da oro; se gli oggetti sono in oro 14 carati, ad esempio, significa che sono realizzati con una lega metallica composta da oro per 14/24.

Prima di concludere l’acquisto, il compro oro deve indicare anche qual è la quotazione ufficiale dell’oro, la quale è un parametro del tutto indipendente dalla singola attività, essendo determinato due volte al giorno, con validità internazionale, tramite una procedura definita fixing.
Tutti i fattori di cui si è detto finora definiscono il valore dell’oro usato a Roma che è stato presentato dal cliente, unitamente a un ulteriore parametro, ovvero l’unico che viene determinato dal compro oro: la percentuale che viene trattenuta ad ogni acquisto.

Ogni compro oro stabilisce liberamente che percentuale trattenere da ogni acquisto, di conseguenza il cliente è libero di orientarsi verso l’esercizio che pratica le percentuali più convenienti.
In questa fase, dunque, il privato che vuol vendere i suoi vecchi oggetti si chiede quale sia il compro oro a Roma che assicura le cifre più consistenti, consapevoli del fatto di praticare le migliori percentuali sul mercato, offrono ai loro clienti la possibilità di usufruire della vantaggiosa garanzia “Tasche Piene”, la quale prevede la restituzione totale e gratuita degli oggetti nelle 48 ore successive alla vendita.